Lo Scomodo Conforto di Non Essere Normali
C’è una parola, "normale", che portiamo addosso come un vestito che non ci sta.
La indossiamo, la stiriamo, ci costringiamo dentro sperando che, in qualche modo magico, finisca per adattarsi alla nostra forma. Il più delle volte, invece, ci pizzica, ci stringe il respiro e ci fa sentire irrimediabilmente sbagliati.
Vera Gheno, con la sua inchiesta lucida e necessaria in "Nessunə è normale", non fa altro che mostrarci l'etichetta di composizione di questo abito: non è fatto di verità universali, ma di lana grezza tessuta dal caso, dalla statistica e, soprattutto, dal potere. La "normalità" è un concetto circolare, lo si definisce tale perché è tale, non perché sia intrinsecamente giusto o desiderabile. Ed è proprio questa la grande liberazione che ci offre la sua lettura: il sollievo di capire che il problema non siamo noi, ma la misura che ci viene imposta.